“Siamo i Pacifici in cammino”

“Siamo i Pacifici in cammino”

Aprile 3, 2024 Off Di Gio Sala

Le maestre arrivano al cancello d’ingresso della Primaria “Bruno Anzolin” di Monteforte in bicicletta, portando nei cestelli duecento coloratissime sagome di carta e una scritta azzurra come il cielo: “Siamo i Pacifici in cammino”. Le raggiungo, mentre sono intente a installare, sulla recinzione esterna dell’edificio, le piccole figurine disegnate dai bambini a conclusione di un percorso didattico di riflessione sulla ricerca di soluzioni positive ai conflitti. Con gli alunni, nei giorni scorsi, hanno atteso invano uno sprazzo di cielo sereno ed ora, dopo la pioggia insistente, sono al lavoro anche durante le vacanze pasquali.

Mi raccontano: “Siamo una scuola multietnica e ogni giorno affrontiamo insieme la complessità nel tessere relazioni inclusive con bambini e famiglie portatrici di culture, lingue, tradizioni e sguardi sul mondo diversi. Non sempre è facile condividere valori educativi comuni, e stabilire legami, con persone che giungono da molti Paesi del mondo: India, Marocco, Romania, Albania, Bulgaria, Vietnam, Senegal, Brasile. Proviamo a praticare l’accoglienza tra mille difficoltà e scarse risorse, come fanno tanti altri insegnanti in Italia”.

A fine mattinata, i Pacifici bambini abbracciano l’insegna che riporta il nome di Bruno Anzolin, pedagogista, scrittore, partigiano “Socrate” durante la Resistenza nella Val d’Alpone. Un uomo di cultura e di scuola, umanissimo, che è stato per questa comunità un vero maestro. Oggi, mentre il vento primaverile muove le sagomine di carta facendole camminare idealmente sui sentieri della pace, ecco arrivare due famiglie di cultura indiana. I piccoli cercano il loro Pacifico, lo indicano felici a mamma e papà, salutano con un grande sorriso le loro maestre. Anche a Monteforte la futura società multietnica è già da tempo realtà. Anche qui la scuola pubblica sarà salvata dai bambini e da quegli insegnanti che, con passione e competenza, praticano esperienze di cittadinanza attiva e inclusione, giorno dopo giorno, alla ricerca di una cultura di pace.

Perchè “Il mondo esiste solo grazie al respiro dei bambini nelle scuole” (Yoreh Deah).

Luciana Bertinato