Tantissimi Pacifici di carta alla “Marcia della Pace dei Bambini”
Domenica 12 ottobre, nell’ambito della Perugia-Assisi, si svolgerà la prima Marcia delle Bambine e dei Bambini per la Pace che raccoglie una delle ultime grandi proposte di Papa Francesco. In questi giorni molte scuole si stanno organizzando per parteciparvi, in altre insegnanti e alunni affrontano il tema dei conflitti e progettano percorsi di educazione alla cittadinanza attiva.
Ma come parlare di pace con i ragazzini di oggi senza cadere nei luoghi comuni? Quali parole giuste trovare per descrivere un mondo lacerato da guerre, ingiustizie e diritti negati? Molti docenti scelgono di dialogare con gli allievi, accolgono le loro domande, ne condividono paure e speranze. E ascoltano quello che le bambine e i bambini hanno da dire, come insegna la nostra Costituzione: in sintonia con l’art. 21 sulla libertà di espressione, e 11 sul ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli.
La Carovana dei Pacifici ha raccolto alcuni pensieri degli alunni della Scuola Media “G. Zanella” di Monteforte (Verona), dove le parole si sono intrecciate alla musica e al disegno. “A casa, quando la tv è spenta – racconta Gioele – parlo con il papà e la mamma delle tante guerre che ci sono nel mondo. A scuola le prof. ci hanno proposto di fare un disegno per descrivere la pace. Io mi sono disegnato, in versione pacifica, su una colomba in volo sopra le barche della Flotilla che portano il cibo ai bambini di Gaza. Insieme abbiamo ascoltato la canzone di Gali “Casa mia” e spiegato ai compagni i disegni.
Ho raccontato anche dei Pacifici che ho fatto in un laboratorio insieme ai vicini del quartiere. Con mia sorella Marina li porterò alla Marcia della Pace Perugia-Assisi per regalarli alle persone. Penso che quando noi saremo grandi, e qualcuno diventerà Presidente della Repubblica, sapremo che la prima cosa da fare sarà sempre la pace”.


Anche Emma e Adele, compagne di scuola, si sono impegnate con matite e colori. Al centro del disegno di Emma campeggia un grande foglio dal titolo significativo: “Trattato di pace”; ai lati le immagini delle
conseguenze provocate dalle guerre, ma anche alcuni momenti gioiosi di vita serena. “Penso che le prof. – spiega la ragazzina – abbiano chiesto a tutti noi delle classi prime di parlare di quello che succede nel mondo per capire come la pensiamo” Poi precisa: “Secondo me la guerra porta la fame, la morte delle persone e la distruzione di case, piante e animali. La pace, invece, ci regala i sorrisi, i giochi, la libertà e un mondo pulito!”.

Adele ha immaginato il pianeta sorretto da mani gentili: “Noi abbiamo parlato anche di bullismo, di quanto le parole pesanti e gli scherzi cattivi possono far male, di come stare bene insieme anche con i compagni che arrivano da Paesi diversi. Tutte le guerre rubano ai bambini i giochi e portano tristezza. I nostri disegni ora sono appesi alle finestre della scuola, così tutti i passanti li possono vedere e possono pensare”.






Domenica alla marcia, insieme alla Carovana, tante piccole mani distribuiranno ai partecipanti centinaia di sagome di carta, preparate in varie scuole e biblioteche. Da Monteforte si aggiungeranno quelle della Primaria “D.Coltro”, ciascuna sarà accompagnata da un breve testo in lingua italiana e inglese: “Questo PACIFICO è stato realizzato da un bambino. E’ in cammino dal 2015, dalla casa del maestro Mario Lodi, con oltre 40.000 pacifici di tutto il mondo. Aiutalo a diffondere parole e gesti di PACE! Grazie”.
Luciana Bertinato